Trends: Alla scoperta dei cat-café

In Giappone sono ormai quasi un’istituzione e da qualche anno stanno cominciando a far capolino anche nel nostro continente. Stiamo parlando dei cat-café (o neko-café), i caratteristici locali in cui, tra una tazza e un buon libro, si può passare qualche ora in compagnia dei gatti.

Nekokaigi, a cat cafe in Kyoto - March 16, 2010
Il cat-café Nekokaigi, a Kyoto. Foto by sprklg on Flickr, via Wikimedia commons

Nell’ormai lontano 2008, una delle cose nella lista dei desideri che avevamo scritto in occasione del nostro viaggio a Tokyo era “andare in un cat-café”. Tornate a casa, abbiamo spesso dovuto spiegare di cosa si trattasse perché il concetto di “bar tematico con gatti” suona un po’ strano. In Giappone, i cat-café rappresentano per gli amanti dei felini un modo di stare in compagnia dei loro animali preferiti, in una città in cui le persone vivono generalmente in condomini o case che non permettono di avere animali domestici. Ovviamente, i cat-café sono sottoposti a strettissimi controlli che assicurano la pulizia dell’ambiente e il benessere degli animali e diventano occasione per sensibilizzare i clienti sui temi dell’abbandono e del randagismo.

Ma com’è davvero un cat-café giapponese? Durante il nostro viaggio, siamo andate al Calico, cat-café nel quartiere di Kichijyouji. Per entrare in un cat-café, generalmente bisogna prenotare o farsi inserire in lista d’attesa e aspettare un posto libero. Noi abbiamo aspettato circa un’ora: arrivato il nostro turno, abbiamo lasciato le scarpe negli armadietti all’entrata e siamo state invitate a lavarci le mani. Guai a sporcare i gatti! L’ambiente è tutto “a prova di micio”: moquette riscaldata a terra, musica rilassante, giochi, nascondigli e tiragraffi costituiscono l’arredamento del locale. Ovviamente, non mancano tavoli e poltroncine per noi “umani” e una libreria con tanti manga da prendere in prestito. I gatti sono tenuti sotto stretto controllo dallo staff e rimessi nelle loro spaziose gabbiette lontano dai clienti quando sono troppo stanchi o nervosi. Purtroppo, non si può stare in un cat-café all’infinito e dopo la nostra ora e mezzo da vere gattare siamo state nuovamente invitate a lavarci le mani e accompagnate all’uscita. Il Calico è un caffè “tradizionale”, ma esistono anche locali a tema dedicati a gatti di un certo colore o razza (persino gatti “ciccioni”).

Qualche foto scattata al cat-café Calico, a Tokyo
Qualche foto scattata al cat-café Calico, a Tokyo.

Il primo cat-café è stato aperto a Taiwan nel 1998. Oggi ne esistono decine solo a Tokyo e stanno spuntando anche in Europa. In Italia, stanno arrivando ben due cat-café, entrambi a Torino: il MiaGola Caffè (in Via Amendola, 6D) e il Neko Café (Via Napione, 33). Il primo sarà un locale tutto al femminile che offrirà non solo la compagnia di felini adottati da un gattile, ma anche un ambiente rilassato in cui dialogare e fare uno spuntino. Anche il Neko Café ospiterà alcuni gatti adottati, oltre a cibi bio e adatti a vegetariani e vegani e un servizio di booksharing. Verrà anche allestito uno sportello per segnalare sparizioni, maltrattamenti e adozioni, in collaborazione con altre associazioni animaliste. Tenete d’occhio le pagine facebook dei due primi cat-café italiani per essere i primi a sapere quando apriranno i battenti.

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By Alessandra
Copywriter per caso e grafica per passione. Si occupa di tutti gli aspetti del blog: cura dei contenuti, design, lato tecnico, gestione social networks.
Ultima modifica: 20 Novembre 2017
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